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'Esprimiamo forte preoccupazione a fronte della notizia, emersa nei giorni scorsi, che la proprietà di Maserati, nonostante gli sforzi messi in campo dall’amministrazione comunale e dalla Regione durante i tavoli di trattativa, abbia nuovamente deciso di sospendere la produzione dello stabilimento di via Ciro Menotti a Modena, confermando la cassa integrazione fino ad aprile e dichiarando l’intenzione di estenderla ulteriormente fino a maggio. La nostra solidarietà va alle lavoratrici e ai lavoratori che ancora una volta sono costrette a pagare il prezzo più alto. È inaccettabile che un gruppo come Stellantis decida scaricare sui più deboli le difficoltà, specialmente se lo stesso gruppo vanta dividendi sempre più alti e uno degli amministratori delegati più pagati al mondo' .Così il coordinamento dei Giovani Democratici di Modena città interviene su l'ennesima proroga della cassa integrazione (fino a maggio), per le lavoratrici e i lavoratori di Maserati dello stabilimento di via Ciro Menotti.
Dello stesso tenore il provinciale dei Giovani Democratici, attraverso il segretario Matteo Silvestri: 'È necessario che la proprietà si assuma le proprie responsabilità nei confronti delle maestranze e dell’indotto facendo chiarezza sulle azioni che intende mettere in campo per affrontare le difficoltà, dato che ad oggi l’unica strada sembra quella di fare ricorso alla cassa integrazione. Come Giovani Democratici della provincia di Modena, oltre a esprimere la nostra piena solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori, auspichiamo che la proprietà cambi idea aprendo la possibilità di percorrere soluzioni alternative, come proposto dalle organizzazioni sindacali, per garantire il regolare lavoro, pur a fronte di un calo della domanda. Gli attori e le possibilità ci sono, ora sta alla proprietà dare segnali chiari alle lavoratrici e ai lavoratori, oltre che alla città di Modena'.
Nel frattempo, sul tema, arriva oggi alla Camera una mozione proposta congiuntamente dai Gruppi PD, M5S e Alleanza Verdi e Sinistra.
“Il governo si impegni molto di più per richiamare Stellantis a trovare una soluzione” - affermano i deputati Stefano Vaccari e Maria Cecilia Guerra.
'Il rilancio del settore dell’automotive, se realmente vuole mantenere un ruolo centrale e strategico, in coerenza con la transizione ecologica, non può prescindere dalla soluzione delle situazioni di crisi industriale in diversi stabilimenti del nostro Paese. Si tratta di salvaguardare produzione e occupazione, così come i settori della progettazione, evitando delocalizzazioni, a partire da componentistica e design, che sono sempre stati punti di forza della nostra economia, riconosciuti in tutto il mondo' - affermano i Deputati.
'Non ci si può tirare più indietro come ha fatto fino ad ora Stellantis, pure a fronte di un atteggiamento debole e ambiguo da parte del governo. Con la nostra mozione abbiamo chiesto soluzioni rapide con politiche, strumenti e risorse aggiuntive, rispetto a quanto previsto dal governo, per la riconversione delle imprese e la riqualificazione dei lavoratori, favorendo altresì il passaggio dalla produzione endotermica alla produzione in Italia dei veicoli elettrici con facilitazioni, sostegni e incentivi in favore dei redditi medi e bassi per l’acquisto dell’auto e di veicoli commerciali a zero emissioni di ultima generazione'.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>