Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
C'è voluta tutta la mattina per giungere all'arresto di uomo di 51 anni che si era barricato
all'interno di un'abitazione nel comune di Prignano sulla Secchia, per sottrarsi all’esecuzione della misura cautelare in carcere, disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Modena, su richiesta
della Procura della Repubblica, in relazione al reato di atti persecutori.
L’indagato, già condannato per un reato analogo con sentenza divenuta irrevocabile il 3 novembre scorso, era stato sottoposto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico e alla libertà vigilata, ma al termine delle misure restrittive aveva ripreso a perseguitare la ex moglie, effettuando telefonate di minaccia, appostandosi sotto casa della vittima e seguendola nei suoi spostamenti, arrivando a minacciare altre persone che nel processo che aveva portato alla condanna avevano testimoniato contro di lui.
Comportamenti che avevano determinato l’apertura di nuovo procedimento penale a suo carico, nel quale è stata avanzata richiesta cautelare accolta dal GIP che ha disposto l’applicazione della misura in carcere, in considerazione della intensità delle esigenze cautelari e della recidiva specifica.
Visto il rifiuto dell’uomo di consegnarsi ai Carabinieri, barricandosi in casa, sono stati allertati gli speciali nuclei di intervento dell’Arma, le Squadre Operative di Supporto e le Aliquote di Pronto Intervento di Bologna, che hanno affiancato il Negoziatore del Comando Provinciale Carabinieri di Modena e i
Carabinieri della Compagnia di Sassuolo nell’organizzazione del delicato intervento.
L’uomo, dopo una trattativa durata circa sei ore, è stato convinto ad aprire la porta dell’abitazione nella quale si era barricato e così è stato tratto in arresto per essere associato alla casa circondariale di Modena in attesa dell’interrogatorio di garanzia da parte del Giudice per le Indagini Preliminari.